Sistemi Presenze

ELIMINACODE SISTEMA “SMART Q”, UNA SOLUZIONE PER 3

Leopardi ha scritto L’infinito mentre era in coda alle Poste (Tristemietitore, Twitter)

Vi è mai capitato attendendo in coda in posta oppure in fila per una visita o un prelievo in ospedale di osservare le persone in sala d’attesa?

Trovo che certe attese abbinate a certi luoghi creino un’occasione involontaria di conoscenza sociologica molto interessante…ci sono diversi topos che “colorano” queste situazioni.

Partiamo per esempio dal “chiacchierone compulsivo”, parla, parla, parla, l’errore da non commettere è quello di incontrare anche se fugacemente il suo sguardo, lui non aspetta altro per poter attaccare bottone e iniziare il suo flusso di coscienza, parla e fa tutto da solo, è colui che spesso chiede continuamente conferme a ciò che dice come: “Giusto?” – “No?” – “Ho ragione o no?” – ”Ma, mi dica se non ho ragione”….e così via..

C’è poi la tipologia del “tecnologico”, che solitamente ha la stessa interazione sociale di un vaso cinese; gioca con il cellulare continuamente, senza sosta, la maggior parte delle volte indossa gli auricolari estraniato da tutto ciò che lo circonda; è del tutto inoffensivo, non saluta, non interagisce, non osserva, l’unico suo scopo è superare il suo record personale.

Successivamente c’è la categoria “anziani” che si divide in due tipi: ci sono quelli positivi che sono la categoria ”della nonna” ed è la più amabile, sempre cortese e disponibile, quella che se ti cadesse mai qualcosa per terra sarebbe la prima a rincorrerti per comunicartelo, quel tipo di anziani che già solo a vederli fanno tenerezza; poi ci sono gli anziani “brontoloni” quelli che hanno tolleranza zero verso qualsiasi cosa animata o no: dagli impiegati, al luogo in cui si trovano, su quanto devono pagare, su quanto devono aspettare e che ogni minuto che passa fanno notare che stanno aspettando troppo e che devono andare via(magari non hanno in realtà nulla da fare), di solito il rito della “lamentazione” inizia nel momento stesso in cui ritirano dal totem il biglietto per la coda…la verità, è che fanno tenerezza anche loro.

In seguito c’è il tipo “business man/woman”, sono quelli che non resistono al bisogno di passare tutto il tempo al telefono parlando di lavoro e inevitabilmente lo fanno a voce alta, ridendo sguaiatamente e possibilmente piazzando pure qualche parolaccia a casaccio; spesso non mancano i pettegolezzi su altri colleghi e infine piazzano in mezzo alle frasi una miriade di parole inglesi italianizzate tipo: “ieri ero troppo busy per rispondere” – “ti forwardo la mail appena posso” – “lo abbiamo brandizzato” etc..mentre fanno tutto ciò controllano il mondo intorno a loro per captare quanto la gente sia rapita dalla loro esibizione.

A volte ci sono “i fissatori”, uomo o donna che sia, sono quelli che fissano gli altri con la perseveranza e la perizia di un investigatore privato, a volte questo crea imbarazzo e ci ritroviamo ad incrociare i loro sguardi come a dire “…beh ma che hai da guardare!” ma ecco che agili come dei giaguari sono lesti a volgere lo sguardo altrove, pensate così di esservene liberati ma è solo un illusione perché subito dopo riprendono a fissarvi in modi sempre più sottili… c’è solo da sperare che arrivi presto il vostro o il loro turno.

Infine c’è il “tuttologo”, quello che se ci troviamo in uno studio medico si crede il Dottore sostitutivo, magari si azzarda pure a chiedervi perché siete lì e se mai rispondeste inizia a darvi la sua diagnosi inserendo nelle proprie frasi quanti più termini tecnici conosce; se è del tipo “polemico” potrebbe pure criticare delle vostre terapie precedenti (nonostante sia nella sala d’attesa dello stesso medico!!!). Per lui non c’è una vera cura e anche per lui l’unica speranza è che venga chiamato il prima possibile…

Non ho mai capito perché noi esseri umani pensiamo al tempo come a una linea che va da dietro in avanti, mentre potrebbe procedere in tutte le direzioni, come ogni altra cosa del sistema del mondo.“
Ferruccio Busoni

Indipendentemente a qualunque tipologia possiate appartenere o abbiate di fronte c’è una cosa che accumuna tutti: per ognuno di noi il tempo è la risorsa più preziosa che abbiamo.
Se in qualche modo il mondo contemporaneo ci ha insegnato che esistono risorse rinnovabili, il tempo rimane un bene ad esaurimento. Per ognuno di noi (giovani e meno giovani) il tempo è diventato sempre più prezioso. Rimanere fermi di fronte ad uno sportello in attesa di pagare un ticket, fare una visita o di spedire una semplice lettera per raccomandata sono spesso percepiti dalle persone come momenti più lunghi dell’effettiva durata, mal tollerati, sprecati.

SISTEMA ELIMINACODE “SMART Q”:
UNA SOLUZIONE PER 3

È per questo motivo che Solari S.p.A. ha creato una soluzione efficace per snellire l’attesa e allo stesso tempo per dare una vera qualità a questo tempo:

Gestire – Informare – Conoscere

Sono le parole chiave che hanno ispirato Solari per realizzare SMART Q un sistema dei flussi d’utenza con eliminacode capace di integrare più funzionalità utilizzando gli stessi strumenti.

Trattandosi di un discorso ampio e sfaccettato, in questo articolo ci limiteremo a parlarvene in termini generali, negli articoli successivi approfondiremo poi ognuno dei tre aspetti di cui è composta “SMART Q”, una soluzione per 3.

Nel pubblico come nel privato, saper gestire il tempo nella maniera migliore (per l’ente e per l’utente) significa ottimizzare l’intero servizio.

Eppure, paradossalmente, è proprio il tempo nello spazio pubblico che ci tiene in contatto con l’informazione. Se internet ci ha reso cittadini del mondo, il territorio continua a prendersi cura del luogo in cui viviamo, ci muoviamo, cresciamo.
È da questi luoghi che principalmente veniamo a conoscenza di ciò che si muove intorno a noi: dai pannelli a messaggio variabile leggiamo variazioni giornaliere sulla circolazione, dalle “chiacchere” nei negozi scopriamo, quasi per caso, che il trasporto pubblico verrà sospeso o che verrà inaugurata una nuova piscina.

Nel campo della gestione dei flussi di utenza con gli eliminacode, ottimizzare o reinventare il tempo di attesa in coda o del servizio atteso significa dunque trasformare il tempo morto in tempo vivo in cui la persona abbia un momento utile per ottenere preziose informazioni.

Informare dunque, atto necessario per l’erogazione corretta del servizio, significa anche comunicare con l’utente e rendere più utile la sua attesa.

“Un mezzo sicuro per irritare la gente e metterle in testa pensieri cattivi è quello di farla aspettare a lungo. Ciò rende immorali.”
Friedrich Nietzsche




Terminale Customer Satisfaction “CST 2010”

La necessità di essere certi di prenderci cura nel modo più corretto dell’utenza ci porta ad una debita conclusione: dobbiamo conoscere l’efficacia del servizio offerto, dobbiamo avere un feedback.


Studiare un sistema minuzioso – diversificando molti servizi e sportelli, ad esempio – potrebbe sembrare logico, teoricamente ottimale per ridurre i tempi di coda ma potrebbe confondere l’utente nella fase iniziale di indirizzamento… soltanto uno strumento atto sia a raccogliere le opinioni dei nostri utenti sia a fornire valutazioni statistiche sui tempi e sulle funzionalità degli sportelli può dirci come e in che direzione migliorare il nostro sistema.

Per oggi ci fermiamo qui 🙂 sperando di aver stuzzicato la vostra curiosità vi invito a seguire i prossimi articoli oppure, per i più curiosi, potete già sbirciare qualche info in più dal nostro sito e potete contattarci direttamente in azienda tramite mail o telefono:

Sito web:     www.tosolini.org

E-mail:         info@tosolini.org

Telefono:    035 20 33 46

Sempre sul nostro sito trovate poi tutti i nostri prodotti e servizi che offriamo per i sistemi di gestione presenze, timbracartellini tradizionali, orologi e i sistemi per gli accessi automatizzati.

Auguriamo a tutti quelli che ci leggono una ottima e proficua giornata, dandovi appuntamento al prossimo articolo…

TOSOLINI ORA INFORMATICA S.r.l.

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